Riproducibilità

RIPRODUCIBILITA’ PER POTER REALIZZARE
UN MODELLO FISICO


ESPERIMENTO:
ripetitibilità dell’operazione dalla prova di simulazione alla misurazione di un’entità archeologica

Va da se che per considerare un’ esperimento archeologico validato sotto il profilo sperimentale deve rispondere ai concetti di riproducibilità e di ripetitibilità date condizioni analoghe. Inoltre è assolutamente necessaria la comunicazione su vettori scientifici (riviste, congressi etc) delle modalità con cui sono stati condotti gli esperimenti, con la possibilità di accedere alle collezioni di confronto, alla documentazione iconografica, alla banca dati etc. Questo oltre che essere una necessità per il corretto procedere della conoscenza rappresenta anche il miglior mezzo per l’acquisizione di informazioni e competenze necessarie ad un corretto ricercatore professionista.

Il processo deve quindi considerarsi dialettico e in continuo scambio/apertura verso l’ambito di ricerca e divulgazione dei risultati per crere una rapporto sinergico e una comunicazione costante tra le varie fonti di informazioni (dati archeologici, laboratori, ricercatori, etc) La dimensione divulgativa dell’ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE si estrinseca anche nella potenzialità di realizzare esperienze formative non solo a livello accademico (tra ricercatori ed esperti del settore) ma anche con il grande pubblico rendendo accessibili informazioni altrimenti relegate al ristretto ambito accademico.

La pletora dei troppi sperimentalisti improvvisati che imperversa in un contesto non ancora chiarito dal punto di vista istituzionale, non comportandosi secondo queste elementari regole di correttezza scientifica, sta provocando non pochi danni sia in termini di lesione dell’immagine dei ricercatori seri e impegnati, sottrae risorse economiche ai contesti di ricerca seri e rigorosi, millanta crediti e fornisce informazioni spesso fasulle e per nulla controllate e controllabili su contesti archeologici, procurando un danno all’opinione pubblica sia a livello etico che di correttezza scientifica.

La ricerca effettuata attraverso l’ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE permette di ritrovare il fascino del reperto archeologico che, dopo essere stato spogliato della sua veste esoterica e frammentato nei suoi vari aspetti strutturali, morfologici e funzionali, viene ri-funzionalizzato, caricato del suo significato comportamentale e di legame con un passato tutt’altro che sepolto.

Laura Longo
MCSNAT Verona

BIBLIOGRAFIA

Bondioli L., Leonardi G., Levi S. T., Micheli M., Pracchia S., Vanzetti A., Vidale M., 1990 Archeologie di oggetti e archeologie di processi: stati della questione. Preistoria Alpina, Vol. 24 (1988), pp. 203-215.

Binford L. R., 1983, The Archaeology of Place. L. R. Binford: Working at Archeology, pp. 357-378.