Popoli della nuova Guinea

Cenni geografici
La Nuova Guinea è la seconda isola più grande del mondo, superata solo in estensione dalla Groenlandia; essa è superata dall’Australia dal Mare degli Aratura e dal Mare dei Coralli.

Presenta un nucleo centrale che nel suo punto piu’ vasto raggiunge la larghezza di 700 km.

L’isola è percorsa da Nord-Ovest a Sud-Est dalla catena dei Monti Maoke, con cime che superano abbondantemente i 4500 mt e la cui elevazione massima è il Puncak Jaya di 5020 mt, e si prolunga verso Sud-Est nel massiccio isolato degli Owen Stanley ( 4073 mt ). Un altro massiccio imponente è quello del Monte Saruwaged che occupa la penisola che determina a Nord il Golfo di Huon. Nel settore settentrionale ci sono ampie vallate che raccolgono le acque montane convogliandoli in fiumi maestosi come il Mamberamo, il Sepik e il Ramu; nel Nord invece troviamo una pianura alluvionale percorsa da numerosi corsi d’acqua che rappresentano le uniche vie di penetrazione verso l’interno.

Il clima è in genere tropicale umido lungo le coste e nelle pianure alluvionali mentre alle alte quote vi sono addirittura precipitazioni nevose.

Breve descrizione atropo-biologica
Sintetizzare qui, in poche righe, la variegata situazione antropologica dell’isola è impresa impossibile sia per la complessita’ degli elementi umani presenti sia per il gran numero di culture in essa diffuse.

C’è da tenere presente inoltre inoltre il problema degli spostamenti tribali e la sovrapposizione di popolazioni che hanno portato nei secoli a incroci di elementi biologici diversi fra loro e quindi una conseguente formazione di tipi "metamorfi"; a tutto ciò però si aggiunge un fattore opposto: l’isolamento geografico il quale, nella maggior parte dei casi, esercita un’azione energica nella conservazione di forme umane relativamente "pure".

I reperti archeologici e le ricerche sono ancora agli inizi ma hanno già evidenziato il fatto che all’interno dell’isola vivevano popolazioni nel 10.000 A.C mentre il popolamento delle coste è più’ recente.

Infatti, i relitti delle più antiche popolazioni vivono a tutt’oggi nelle zone montuose dell’isola ove predomina il tipo "australoide" mentre esistono lungo le coste ceppi appartenenti al tipo "melanesiano".

Comunque molte incertezze rimangono ancora sull’origine e la distribuzione geografica dei differenti gruppi etnici "australoidi" e questo è anche dovuto alle numerose varieta’ somatiche esistenti nelle popolazioni Papua .

Linguisticamente possiamo distinguere appunto due gruppi principali: quello Papua che è anche il più numeroso e quello Melanesiano, che risulta quasi ovunque limitato ad aree marginali, e infine il tipo rappresentato dai Pigmei i quali parlano lingue e dialetti tra loro differenti.

Appare qui pedissequo e tedioso elencare tutti i nomi dei vari ceppi etnici presenti nel’isola: il lettore potrà informarsi consultando vari testi specifici, voglio qui solo aggiungere che al particolarismo biologico-linguistico non sempre corrisponde una sostanziale frammentazione etnica e che quindi, nonostante le grandi diversità somatiche le società della nuova guinea mostrano alcune caratteristiche comuni che esamineremo in seguito.

Etnografia
Le societa’ della Nuova Guinea si presentano tutte senza forme autoritarie neppure di tipo ereditario mentre l’idea dell’eguaglianza e’ sorretta da un forte individualismo.

Le unita’ politiche sono piccole, di solito ridotte a un singolo villaggio, e la lotta si alterna a un periodo di tregua ove i nemici possono assurgere a un ruolo importante come gli alleati del momento; massicci matrimoni con villaggi rivali sono assai diffusi e la presenza dei nemici e’ essenziale in alcune cerimonie e durante gli scambi .
La guerra appare quindi come un carattere fondamentale della cultura e soprattutto sull’altopiano domina l’esistenza delle popolazioni di stirpe Papua.