Impariamo insieme a costruire:
Il mastice
Il tendine
La punta di freccia
Il mastice
Preparazione del mastice vegetale
Elementi necessari per realizzare un collante naturale :
- resina di pino
- carbone
cera d’api vergine
Le sostanze sono state polverizzate e mescolate nelle giuste proporzioni che possono cambiare a secondo del clima che incontriamo, solitamente un buon mix può essere il seguente: 60% resina di pino, 20% carbone, 20% cera d’api vergine, infine amalgamare bene e portare ad ebollizione.
Mastice pronto per l’uso, per l’applicazione basterà solamente una breve esposizione al fuoco.
Il tendine
Preparazione del tendine
- Il tendine si presenta cosi dopo l’essiccamento durato circa 48 ore.
- Battitura con l’intento di schiacciare e sfibrare il tendine in genere viene usato un percussore duro es pietra ma altrettanto efficace risulta essere anche un percussore in legno.
- Il tendine dopo la battitura si presenta filamentoso con un vistoso aumento del volume.
- Parte di tendine opportunamente trattato utilizzabile per legature e rinforzi
La punta di freccia
Costruzione della punta di freccia
Materia prima: selce sottoforma di noduli.
Provenienza: Puglia ( Italia ).
PRIMA FASE: Selezione di un nodulo di selce apparentemente buono, si presenta compatto e senza alcuna venatura, fattori importanti per una buona resa durante la scheggiatura, comunque a volte l’aspetto estetico inganna per il semplice motivo che il nodulo è ricoperto in genere dal cortice più precisamente si tratta di calcare, il quale nasconde la vera natura del materiale ,ogni mistero verrà svelato dopo la prima fase di scheggiatura cioè di decorticazione.
SECONDA FASE: Operazione di scheggiatura mediante percussione diretta dura, tra tutte le tecniche esistenti è una delle più semplici e redditizie.
TERZA FASE: Ottenimento di una scheggia mediante percussione diretta morbida, per morbidi vengono considerati i seguenti materiali: osso, legno, palchi di cervo e di ungulati in genere.
QUARTA FASE: Prodotti della scheggiatura, da qui si proseguirà dopo una attenta selezione alla realizzazione della punta di freccia, le caratteristiche che andremmo a ricercare nella scheggia sono lo spessore che deve essere il più sottile e uniforme possibile e l’assenza di venature e impurità, questi requisiti sono fondamentali per ridurre il rischio di rottura durante la lavorazione a pressione.
FASE DI RITOCCO: Utilizzando una piccola porzione di palco di cervo immanicata su di un manico di legno, in questo modo alla scheggia viene conferita la forma voluta; la tipologia del ritocco a pressione è piatta e coprente, nella foto si possono notare gli scarti della lavorazione composti da piccole lame sottilissime.
Messa in forma del peduncolo. La cuspide di tipologia eneolitica è stata ultimata.